Oltre a misure di tipo repressivo, occorrono anche strumenti per intervenire tempestivamente, individuare e prevenire un percorso di radicalizzazione e ambire a una reintegrazione degli individui già radicalizzati. La Svizzera ha risposto a questa esigenza con il Piano d’azione nazionale per prevenire e combattere la radicalizzazione e l’estremismo violento.
Nel quadro dell’attuazione del Piano d’azione nazionale, la Confederazione intende sostenere, mediante un programma d’incentivazione, i progetti lanciati dai Cantoni, Comuni e città nonché dalla società civile. A tal fine stanzierà cinque milioni di franchi per i prossimi cinque anni.
Il progetto o programma deve già disporre di una copertura finanziaria di almeno il 50 per cento. Il sostegno concesso dalla Confederazione non deve superare il 50 per cento delle spese complessive.
Nel 2021 l’Ufficio federale di polizia fedpol sostiene i seguenti 15 progetti che consentono l’attuazione delle misure del Piano d’azione nazionale per prevenire e combattere la radicalizzazione e l’estremismo violento:
Sono previsti 52 000 franchi a favore del «Centre Suisse Islam et Société» dell’Università di Friburgo per sostenere il progetto sull’insegnamento della religione islamica e sulla prassi dell’insegnamento interreligioso in Svizzera. L’obiettivo è creare un’opera di consultazione e di riferimento (in tedesco e francese) per tutta la Svizzera su questo tema, facilmente accessibile al pubblico e che presenti la situazione giuridica in tutti i Cantoni, comprese le regioni di lingua italiana, nonché esempi di insegnamento della religione islamica sperimentati nella pratica.
Per ulteriori informazioni: prof. dott. Hansjörg Schmid, tel. 026 300 90 40, hansjoerg.schmid@unifr.ch
È previsto un importo di 115 000 franchi a favore della «Fachstelle Radikalisierung des Amtes für Erwachsenen- und Kindesschutz» della Città di Berna finalizzato a sostenere il progetto per la creazione e lo sviluppo di un programma di mentoring per Berna. L’obiettivo è di aiutare un certo numero di persone radicalizzate a Berna e in Svizzera nella creazione e nel consolidamento del programma di mentoring a Berna, di allontanarle dai processi di radicalizzazione e reintegrarle nella società.
Per ulteriori informazioni: Laurent Luks, tel. 031 321 76 53, laurent.luks@bern.ch
Alla «Fachstelle Extremismus und Gewaltprävention» della città di Winterthur è accordato un importo di 60 638 franchi destinato al suo progetto volto a elaborare un manuale per i servizi specializzati in materia di estremismo. Il manuale illustrerà in dettaglio le attività dei servizi specializzati in materia di estremismo in Svizzera, le loro offerte di servizi, il loro funzionamento, il loro mandato, la loro autoconsapevolezza, le loro sfide e, in linea di principio, il loro contributo per prevenire e combattere la radicalizzazione e l’estremismo in Svizzera.
Per ulteriori informazioni: Urs Allemann, tel. 052 267 23 23, urs.allemann@win.ch
Il «Verband Aargauer Muslime» riceve un importo di 40 312.50 franchi per il progetto «Wie konnte es soweit kommen?» («Come è stato possibile giungere a questo punto?»), il cui obiettivo è creare un cortometraggio per tematizzare la radicalizzazione e l’estremismo tra i giovani. Con l’aiuto di esperti si dovrà sviluppare una contro-narrativa concreta che si fonda sia su argomenti e motivazioni religiosi sia su argomenti e motivazioni umanitari. Il cortometraggio sarà basato su questa contro-narrativa e, da un lato, renderà attenti ai pericoli e alle conseguenze della radicalizzazione e, dall’altro lato, indicherà alternative concrete. Sarà mostrato e discusso in diversi luoghi (scuole e moschee del Cantone di Argovia) nell’ambito di un workshop.
Per ulteriori informazioni: A. Malik Allawala, tel. 078 693 12 06, mawettingen@hotmail.com
Per il progetto «Forumtheater für Jugendliche» («Teatro Forum per giovani») il «Verein für Prävention und Drogenfragen Zürcher Oberland» riceve un importo di 20 000 franchi. Il progetto intende avviare un processo di sensibilizzazione e di sviluppo sul piano comunale e regionale, che non potrebbe essere realizzato nella sua forma attuale con le risorse disponibili. Richieste concrete provenienti dal settore delle attività giovanili mostrano un chiaro bisogno in questo ambito tematico. Le misure comprendono l’elaborazione di valori prossimi alle esperienze e alla quotidianità nei confronti del razzismo, del sessismo, della violenza, delle aggressioni e della radicalizzazione mediante il canale del Teatro Forum.
Per ulteriori informazioni: Christian Rechenmacher, tel. 043 399 10 98, ch.rechenmacher@gewalt-praevention.ch
Per finanziare il progetto finalizzato a un contenitore intercantonale delle intervisioni per gli specialisti attivi a livello operativo è previsto un aiuto finanziario di 10 985 franchi. Il progetto comprende la pianificazione, la comunicazione e l’esecuzione di un evento nazionale di intervisione per i servizi cantonali specializzati e di contatto.
Per ulteriori informazioni: Esther Luder, tel. 058 229 01 89, esther.luder@sg.ch
Per i progetti contro la radicalizzazione e l’estremismo di destra, l’NCBI riceve un contributo di 47 940.50 franchi. Con i due progetti (per i giovani) «iCH im im ländlichen Raum» («iCH nelle regioni rurali») e «Respect», l’NCBI Svizzera fornisce un contributo importante per promuovere una cittadinanza attiva, rafforza la comprensione nei confronti della democrazia, impedisce la discriminazione e le forme di radicalizzazione di estrema destra o islamista. Entrambi i progetti, che toccano i temi della migrazione e della religione e si completano sotto il profilo contenutistico, possono essere svolti con i giovani nel contesto scolastico ed extrascolastico ma anche con adulti.
Per ulteriori informazioni: Andi Geu, tel. 031 311 55 09, andi.geu@ncbi.ch
Il «Verein JASS» riceve un importo fino a 43 740 franchi per sostenere tre diversi formati di manifestazioni dedicati alla trasmissione di informazioni differenziata su diversi temi riguardanti le minoranze della società e la creazione di contatti tra le persone.
Per ulteriori informazioni: Nina Landolt, tel. 079 885 94 27, nina@jass-mit.ch
Il servizio specializzato jumpps riceve un importo di 105 000 franchi per il progetto «Be-You-tiful!», che comprende due progetti parziali (scuole e attività giovanili). Grazie al progetto, gli operatori giovanili e gli insegnanti saranno tecnicamente in grado, con le conoscenze acquisite, di affrontare effettivamente con i giovani la tematica «radicalizzazione/estremismo, immagini del corpo e genere» e di riconoscere il rischio di una radicalizzazione. Sulla pagina Internet del servizio specializzato jumpps sono descritti nel dettaglio tutti i progetti svolti. L’obiettivo è che altri insegnanti, operatori giovanili, operatori sociopedagogici ecc. interessati si informino esaustivamente sul progetto e sulla tematica, scarichino materiale didattico per il proprio lavoro e possano attuare i propri progetti (teatri, collage fotografici, filmati ecc.).
Per ulteriori informazioni: Beat Ramseier, tel. 044 825 62 92, b.ramseier@jumpps.ch
Per il finanziamento del progetto «Infotime - Beratung in der Muttersprache» («Infotime – consulenza nella lingua madre») è previsto un aiuto finanziario di 30 000 franchi. Le consulenze saranno fornite da persone di riferimento, che nella zona VI della città di Berna (Stadtteil VI) godono di una buona immagine sociale all’interno del proprio gruppo linguistico. Gli stessi consulenti hanno già svolto con successo un percorso di integrazione e possono presentarsi come esempi credibili. La consulenza è offerta nelle seguenti lingue: arabo, albanese, tamil, amarico e tigrino. Il compito principale delle persone di riferimento è di mettere a disposizione ai gruppi mirati offerte a bassa soglia e di mostrare loro come districarsi nella giungla istituzionale del quartiere e della città. Lavorano in stretta collaborazione con gli attori sul posto ma anche al di fuori della zona. Ogni persona di riferimento è assistita e accompagnata, dietro le quinte, da una persona specializzata nel lavoro sociale che partecipa al gruppo di progetto.
Per ulteriori informazioni: Qazim Hajzeraj, tel. 079 668 70 51, Qazim.hajzeraj@toj.ch
Per finanziare la prima fase del progetto «Rabiat» è accordato un aiuto finanziario di 23 000 franchi. In questa fase sarà realizzato un cortometraggio che affronta il tema della radicalità (fanatismo religioso e estremismo di destra). Nelle ulteriori fasi, il cortometraggio sarà presentato in un cinema di Winterthur e si organizzerà un workshop destinato ai giovani dai 15 anni allo scopo di informare e svolgere un lavoro di prevenzione. Infine si valuterà e chiarirà in che misura il progetto dovrà essere ampliato. Al riguardo si tratta soprattutto dei workshop che potrebbero essere organizzati a livello regionale (Winterthur), cantonale (Zurigo) e, in caso di successo, anche in tutta la Svizzera.
Per ulteriori informazioni: Salwan Al-Zobeidy, tel. 076 570 97 84, s.alzobeidy@gmail.com
È concesso un aiuto finanziario di 8 100 franchi all’Associazione Tasamouh attiva nella prevenzione contro l’indottrinamento religioso finalizzato alla violenza nella regione di Bienne e dintorni nonché nel Giura bernese. Con le sue attività di prevenzione, consultazione, mediazione e informazione, l’Associazione Tasamouh intende ridurre il rischio di indottrinamento e radicalizzazione religiosi, lottare contro la discriminazione, promuovere il dialogo sociale e interreligioso e la convivenza religiosa. Per il 2021, fedpol finanzia le nuove attività che l’Associazione sviluppa nel quadro del suo programma «Prévention en action».
Per ulteriori informazioni: Jeremy Jaquet, tel. 032 751 23 79, jeremy.jaquet.16@hotmail.com
Il progetto, sostenuto nel 2021 con un importo di 12 602 CHF, intende promuovere gli scambi di esperienze nelle attività con i giovani. Le persone partecipanti possono scoprire elementi comuni ed eliminare barriere, interconnettersi e acquisire risorse per le loro attività con i giovani. Lo scambio ha pure lo scopo di mettere i partecipanti in condizioni tali da riflettere sulle rispettive offerte. Anche se vi è uno scambio di esperienze a livello interreligioso, nel campo delle attività giovanili manca tuttavia un’interconnessione degli specialisti appartenenti alle differenti religioni. L’associazione okaj di Zurigo intende colmare questa lacuna e consentire scambi regolari tra rappresentanti delle differenti comunità religiose che lavorano con giovani interessati.
Per ulteriori informazioni: Leona Klopfenstein, 044 366 50 16, leona.klopfenstein@okaj.ch
Un importo di 98 000 franchi è attribuito all’Università di Lucerna per la sua ricerca pluriennale "Salafismus in der deutschsprachigen Schweiz". L’obiettivo della ricerca è di descrivere l’evoluzione del salafismo, in particolare nella Svizzera tedesca, al fine di fornire una base scientifica per l’azione politica nel campo della prevenzione, del disimpegno e della reintegrazione in relazione all'estremismo islamico.
Per ulteriori informazioni: Jürgen Endres, 041 229 56 89, juergen.endres@unilu.ch
L’associazione QUAMS riceve nel 2021 un contributo di 165 000 CHF. Il progetto ha lo scopo di creare un’assistenza spirituale e una consulenza musulmane professionali grazie a un pool di assistenti spirituali musulmani competenti (attivi a titolo onorifico) per tutte le istituzioni pubbliche del Cantone di Zurigo. Con la presente iniziativa sarà colmata a lungo termine la lacuna riscontrata, con l’intenzione che a partire dal 2022 l’associazione delle organizzazioni islamiche di Zurigo (Vereinigung der Islamischen Organisationen in Zürich VIOZ) possa garantire autonomamente l’assistenza spirituale musulmana. La concretizzazione del progetto comprende sia lo sviluppo a livello organizzativo sia lo sviluppo delle competenze; la formazione continua necessaria sarà dispensata dal Centre Suisse Islam et Société (CSIS) dell'Università di Friburgo.
Per ulteriori informazioni: Muris Begovic, 043 343 05 25, m.begovic@islam-seelsorge.ch
Ultima modifica 01.02.2021