Impronte digitali e profili del DNA: la Svizzera potrà ottenere in tempi più rapidi le informazioni delle polizie europee

La possibilità di confrontare rapidamente profili del DNA o impronte digitali è essenziale per il lavoro di polizia, a livello nazionale e internazionale. Al fine di poter apprendere rapidamente se altri Paesi dispongono d’informazioni utili alle indagini e alle ricerche, la Svizzera ha firmato oggi due nuovi accordi di cooperazione.
Test del DNA
(Foto Keystone / Science Photo Library SPL)

Vienna, Austria. Una coppia di 75enni viene assassinata nel 2015. L’omicida ha lasciato una traccia di DNA su un guanto. La ricerca nella banca dati austriaca non produce alcun risultato. Ma grazie a una connessione diretta con le banche dati di altri Paesi europei e alla possibilità di confrontare la traccia rinvenuta con quelle ivi registrate, la polizia austriaca apprende nel giro di pochi minuti che il DNA in questione è registrato nelle banche dati tedesca e neerlandese. Ciò permetterà di arrestare un serial killer polacco in Germania meno di tre settimane più tardi e di chiarire altri reati.

Questo esempio mostra chiaramente come la possibilità di confrontare rapidamente profili del DNA e impronte digitali a livello internazionale sia fondamentale per far avanzare le indagini e stabilire legami tra diversi casi. Per ottenere tali informazioni, oggi la polizia svizzera non può fare affidamento su una connessione diretta con le banche dati di altri Paesi europei, ma deve rivolgersi a ogni Paese singolarmente, senza sapere se uno di essi dispone di informazioni pertinenti e senza avere alcuna garanzia di risposta da parte del Paese interpellato.

Un accordo firmato il 27 giugno 2019 permette di colmare tale lacuna. Come? Attraverso il collegamento di alcuni sistemi d’informazione svizzeri (profili del DNA, impronte digitali, informazioni sui veicoli) con quelli di 24 altri Paesi europei (cooperazione di Prüm). Questa connessione permetterà di sapere immediatamente quali autorità estere sono in possesso delle pertinenti informazioni. Successivamente una domanda dettagliata potrà essere indirizzata direttamente ai partner in questione.

Questa forma di cooperazione renderà più efficace le indagini, l’identificazione e la localizzazione di persone ricercate, scomparse o decedute e permetterà di ottenere informazioni al loro riguardo.

È stato inoltre firmato un secondo accordo di cooperazione (protocollo Eurodac). Autorizzerà le autorità di perseguimento penale ad accedere al sistema d’informazione in cui sono registrate le impronte digitali delle persone che hanno presentato una domanda d’asilo in uno Stato Dublino o che sono state arrestate mentre cercavano di entrare illegalmente nello spazio Dublino. L’accesso sarà consentito soltanto al fine di prevenire e individuare reati gravi e nei casi di sospetto terrorismo.

Ultima modifica 27.06.2019

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