Nell’ottobre del 2021, il Comitato ONU per i diritti del fanciullo ha sottoposto alcune raccomandazioni alla Svizzera per una migliore attuazione della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC).
L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali UFAS ha dato alla Commissione federale della migrazione CFM la possibilità di esprimersi al di fuori della procedura formale sull’effetto previsto delle misure e sulla priorità da attribuire alle raccomandazioni. La CFM ha anche potuto prendere posizione sulle condizioni quadro necessarie per attuare le raccomandazioni selezionate dall’UFAS.
La CFM esprime in particolare il timore che i minori nel contesto migratorio non siano considerati soggetti giuridici indipendenti. A suo parere, il principio del «superiore interesse del minore» non è ad esempio applicato in modo sistematico nei procedimenti amministrativi e giudiziari. I bambini rifugiati e migranti, inoltre, vivono spesso in strutture che compromettono il loro sviluppo.
Nel sistema federale svizzero, le leggi nazionali sono attuate dai Cantoni e dai Comuni. Le informazioni in materia di attuazione sono quindi frammentarie e incoerenti. Secondo la CFM è tuttavia importante disporre di dati affidabili e comparabili sulla situazione dei minori interessati per poter valutare la situazione e adottare misure adeguate. La CFM raccomanda la creazione di un’istituzione indipendente incaricata di sorvegliare il rispetto dei diritti dei minori a tutti i livelli statali.
Ultima modifica 17.04.2024