È in atto una revisione dell’ordinanza sull’integrazione degli stranieri (OIntS) e dell’ordinanza sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa (OASA). Entrambe concretizzano le disposizioni della legge federale sugli stranieri e l’integrazione (LStrI), adottata dall’Assemblea federale nel dicembre 2016.
Le disposizioni esecutive proposte mirano a codificare in maniera più vincolante il principio del «promuovere» ed «esigere» nel contesto dell’integrazione degli stranieri. La revisione porta a compimento un cambiamento paradigmatico in atto da alcuni anni e caratterizzato da una codificazione crescente della nozione d’integrazione. La Commissione federale della migrazione CFM è fondamentalmente scettica di fronte a questo sviluppo, che oblitera la dimensione sociale e globale dell’integrazione riducendola al mero colmataggio di deficit integrativi individuali. Nella sua presa di posizione si esprime in merito ai punti di forza e di debolezza delle modifiche proposte.
La CFM vede particolarmente di buon occhio
- il migliore accesso delle persone ammesse provvisoriamente all’attività lucrativa;
- la chiara disciplina della partecipazione finanziaria nonché del ruolo della Confederazione nel settore dell’integrazione.
È invece critica per quanto riguarda
- l’orientamento ai deficit della nozione di integrazione;
- l’abbinamento dell’integrazione alla sicurezza del soggiorno e a compiti esecutivi di polizia;
- l’obliterazione del contributo all’integrazione da parte dell’intera società;
- la distinzione insufficiente tra l’approccio basato sulle strutture ordinarie e la promozione specifica dell’integrazione;
- la disciplina troppo rigida della promozione specifica dell’integrazione;
- i margini discrezionali molto estesi per la valutazione del grado di integrazione:
- l’ampliamento del mandato di base delle autorità in materia di migrazione senza lo stanziamento di mezzi finanziari supplementari.
Ultima modifica 28.02.2018