Evitare di creare più sans-papiers

Oltre ad attuare le due mozioni «Nessun viaggio nel Paese d’origine per le persone ammesse provvisoriamente» e «Adeguamenti mirati dello statuto degli stranieri ammessi a titolo provvisorio», le modifiche della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStr) disciplinano in maniera più restrittiva i viaggi in Stati terzi degli stranieri ammessi a titolo provvisorio.

Le modifiche apportate alla LStr puntano a disciplinare in maniera più restrittiva le possibilità di viaggio degli stranieri ammessi a titolo provvisorio e dei richiedenti l’asilo: in linea di principio, queste persone non potranno cioè più recarsi all’estero. Chi effettua un viaggio non autorizzato nel Paese di provenienza o d’origine vedrà estinguersi l’ammissione provvisoria e soggiornerà quindi in Svizzera senza beneficiare di uno statuto secondo il diritto in materia di stranieri. Secondo la CFM, il fatto di creare in questo modo più sans-papiers si scontra contro il principio della dignità umana garantita dalla Costituzione federale e nel diritto internazionale e pregiudica l’immagine della Svizzera.

Per migliorare le possibilità d’integrazione sul mercato del lavoro, alle persone ammesse a titolo provvisorio dovrebbe essere concesso di trasferire il proprio domicilio in un altro Cantone, sempre che siano soddisfatte determinate condizioni. La CFM ritiene che si farebbe così un passo nella giusta direzione, anche se lamenta la proposta di mantenere l’espressione «ammissione provvisoria» che, a suo parere, produce un effetto deterrente non trascurabile nella ricerca di un posto di lavoro.

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Ultima modifica 03.12.2019

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