Per una Svizzera che va oltre il «Noi» e gli «Altri»

Berna, 20.08.2020 - Il 27 settembre il Popolo svizzero è chiamato alle urne per esprimersi ancora una volta su un’iniziativa contro l’inforestierimento, ossia l’iniziativa popolare «Per un’immigrazione moderata». Il documento programmatico della Commissione federale della migrazione CFM afferma a chiare lettere che la Svizzera dispone degli strumenti necessari per gestire il fenomeno della migrazione e che gli scenari di pericolo cui fanno appello tanto i fautori quanto i detrattori dell’iniziativa non corrispondono all’attuale realtà sociale ed economica.

Immigrazione ed emigrazione appartengono e segnano da sempre il destino della Svizzera. Verso la fine del secolo scorso, gli Stati dell'UE e dell'AELS (Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera) hanno costituito uno spazio comune, all'interno del quale i cittadini sono fondamentalmente liberi di scegliere dove vivere e lavorare. La mobilità transfrontaliera non è tuttavia completamente liberalizzata, in quanto rimane subordinata a determinate condizioni. È inoltre regolata, a livello di politica estera, da norme vincolanti sulla libera circolazione delle persone e, a livello di politica interna, da misure di accompagnamento. Queste ultime tutelano i lavoratori del luogo contro gli abusi e promuovono le loro opportunità sul mercato del lavoro.

Negli ultimi cinquant'anni l'immigrazione è stata regolarmente oggetto di dibattiti dai toni accesi e controversi. Offuscati da questi dibattiti, molti non hanno notato che la società nel frattempo è cambiata: i migranti di un tempo sono diventati persone del luogo, i loro figli e nipoti si considerano ormai Svizzeri a pieno titolo.

La gestione costruttiva delle diversità e della pluralità costituisce uno dei punti di forza del nostro Paese, la quale è sempre riuscita a integrare i diversi gruppi demografici nel «Progetto Svizzera».

È arrivato il momento che la Svizzera sviluppi una nuova coscienza di sé. Tutta la società è chiamata a trovare risposte alle sfide sociali ed economiche del futuro. Tali sfide non possono però essere superate con un conflitto tra «noi» e gli «altri». Per plasmare il suo futuro, il nostro Paese deve puntare su tutte le sue forze, anche quelle di chi non ha il passaporto rossocrociato.

Nel suo documento programmatico la CFM spiega in cosa consiste l'iniziativa popolare «Per un'immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)», cosa mette in gioco e quali sfide dovrà affrontare il nostro Paese.


Indirizzo cui rivolgere domande

Sibylle Siegwart, Commissione federale della migrazione CFM, sibylle.siegwart@ekm.admin.ch, T +41 58 465 85 02, M +41 79 877 55 32



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Ultima modifica 30.01.2024

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