Concretizzare nel diritto penale i crimini più gravi

Berna. Occorre garantire il perseguimento dei crimini contro l’umanità, dei crimini di guerra e del genocidio in modo trasparente. La revisione del diritto penale, proposta a tal fine, è stata ampiamente sostenuta in sede di consultazione. Mercoledì il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione e ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare il relativo messaggio.

Quasi tutti i partecipanti alla consultazione approvano l’impostazione e i principi generali del progetto. Le modifiche di legge, che concretizzano in particolare i crimini contro l’umanità e definiscono con maggior precisione i crimini di guerra, sono in gran parte ritenute opportune e adeguate. Anche il nuovo disciplinamento della competenza delle autorità civili di perseguimento penale e della giustizia militare ha suscitato ampi consensi.

Una chiara maggioranza degli interpellati respinge l’introduzione o il mantenimento del criterio dello "stretto legame" quale esigenza per l’applicazione del diritto svizzero nel perseguimento di reati commessi da stranieri all’estero. Il Consiglio federale ritiene pertanto opportuno sottoporre al Parlamento un progetto globale, che rinunci al criterio dello "stretto legame" per i crimini contro l’umanità, il genocidio e i crimini di guerra e stabilisca invece un principio dell’universalità limitato. Il DFGP è incaricato di elaborare il messaggio in tale direzione.

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Ultima modifica 01.03.2007

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