Ucraina: le imprese si impegnano per integrare nel mercato del lavoro le persone con statuto di protezione S

Berna, 16.06.2022 - Il potenziale lavorativo delle persone con statuto di protezione S è un'opportunità per l'economia svizzera. Per le singole aziende l'assunzione di profughi può tuttavia comportare delle sfide. La consigliera federale Karin Keller-Sutter e il consigliere federale Guy Parmelin hanno invitato il 16 giugno 2022 tre imprese che hanno assunto profughi provenienti dall'Ucraina o li preparano all'integrazione nel mercato del lavoro. I loro rappresentanti hanno spiegato quali strutture sono già oggi disponibili e dove occorrono miglioramenti.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, in una prima fase era prioritario accogliere e dare un alloggio ai profughi. Ora le persone titolari dello statuto di protezione S devono essere integrate nella vita sociale e professionale in Svizzera. Lavoro significa di più che indipendenza economica, ha dichiarato Keller-Sutter, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP): lavoro significa anche fornire un contributo alla società.

Il Consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), ha ricordato che gli uffici regionali di collocamento (URC) aiutano le persone titolari dello statuto di protezione S nella ricerca di lavoro. È tuttavia decisivo il contributo delle imprese stesse, che mettono a disposizione i relativi posti di lavoro. Parmelin ha espresso un ringraziamento particolare a queste imprese.  

I capi del DEFR e del DFGP hanno invitato tre imprese a spiegare concretamente il modo in cui hanno integrato nel mercato del lavoro i profughi provenienti dall'Ucraina.

  • Martin Häfliger della Biogärtnerei Häfliger a Reitnau AG ha accolto 12 persone provenienti dall'Ucraina, sette donne con cinque figli in totale. Le donne sono occupate nell'azienda di fioricultura e i figli ospitati nella fattoria sono accuditi da una pensionata ucraina. Una volta la settimana, un'insegnante si reca alla fattoria per dare lezioni facoltative di tedesco.
     
  • Powercoders offre un programma d'integrazione professionale nel settore dell'informatica a profughi o persone con passato migratorio. L'associazione lavora attualmente con 140 aziende partner del settore dell'informatica, tra le quali IBM in Svizzera. Il numero di posti a disposizione in un programma che parte in settembre è stato aumentato per i profughi provenienti dall'Ucraina. Tra le nuove candidature ve ne sono già alcune di profughi provenienti da tale Paese.
     
  • Oltre ai posti di lavoro regolari, dal 2022 IKEA offre un cosiddetto «Refugee Internship». Al programma sono ammessi anche partecipanti a tempo parziale, ad esempio donne con obblighi di accudimento. Il programma è stato raddoppiato a 22posti in considerazione dei profughi provenienti dall'Ucraina. IKEA partecipa inoltre anche al PTI, il programma di pretirocinio d'integrazione per rifugiati lanciato dalla Confederazione.

Finora circa 57 000 persone hanno chiesto lo statuto di protezione S in Svizzera e appena 31 000 di loro sono in età lavorativa. Più dell'80 per cento dei profughi sono donne e bambini. I Cantoni hanno finora concesso più di 1500 permessi di lavoro. È probabile che il numero reale sia più alto perché l'iscrizione nelle banche dati della Confederazione avviene soltanto dopo il rilascio del permesso S, mentre il permesso di lavoro può essere rilasciato già dalla concessione dello statuto di protezione S. Tra la concessione del permesso di lavoro e l'iscrizione possono trascorrere molte settimane. Nella ristorazione è stato rilasciato il maggior numero di permessi (306), seguono il settore della pianificazione, consulenza e informatica (226), l'agricoltura (169) e l'istruzione (152). Il Cantone di Zurigo ha rilasciato il maggior numero di permessi di lavoro (256), seguito dai Cantoni di Argovia (201), Berna (144) e Turgovia (140).

Per incentivare ulteriormente l'integrazione nel mercato del lavoro, la consigliera federale Keller-Sutter ha convocato le parti sociali e i Cantoni per un nuovo incontro il 23 agosto 2022, al fine di stabilire un bilancio delle prime esperienze di integrazione nel mercato del lavoro di persone con statuto di protezione S e identificare eventuali necessità di intervento.


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Ultima modifica 06.02.2024

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