Maggioranza favorevole a proteggere meglio chi denuncia irregolarità sul posto di lavoro; Il Consiglio federale prende atto dei risultati della consultazione

Berna, 17.12.2009 - La revisione parziale del Codice delle obbligazioni, finalizzata a migliorare la protezione di chi denuncia irregolarità sul posto di lavoro, è stata accolta favorevolmente dalla maggior parte degli interpellati. Prima di decidere come portare avanti il progetto, il Consiglio federale intende tuttavia esaminare le sanzioni previste dal diritto vigente in caso di licenziamento. Mercoledì ha pertanto incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia di avviare un’ulteriore consultazione sulla questione.

I collaboratori che denunciano irregolarità sul posto di lavoro rischiano di subire ritorsioni e addirittura di perdere il lavoro. L'avamprogetto posto in consultazione un anno fa prevede pertanto di inserire un nuovo articolo nel Codice delle obbligazioni per definire le condizioni che legittimano la segnalazione di tali irregolarità. Quasi tutti i Cantoni, tutti i partiti ad eccezione dell'UDC e una minoranza delle associazioni economiche riconoscono la necessità di legiferare in materia.

Pareri divergenti

L'avamprogetto è stato respinto dall'UDC e dalla maggior parte delle associazioni economiche, che ritengono impossibile da disciplinare tale complessa materia. Si dicono inoltre convinti che il diritto vigente, l'evoluzione della giurisprudenza in merito e i provvedimenti adottati dalle imprese siano sufficienti a risolvere eventuali problemi. Diverso il parere del partito socialista, dei verdi e dei sindacati, secondo i quali l'avamprogetto non è abbastanza incisivo e non protegge adeguatamente i lavoratori.

Esaminare l'efficacia delle sanzioni previste

La consultazione ha evidenziato l'opportunità di disciplinare nella legge le condizioni alle quali è ammesso denunciare irregolarità sul posto di lavoro. Tuttavia, ha anche rivelato che tale misura da sola non basta a migliorare la protezione dei lavoratori. Resta infatti da appurare se l'indennità prevista dal Codice delle obbligazioni, pari a un massimo di sei mensilità, sia uno strumento efficace contro i licenziamenti abusivi e se le circostanze particolari che contraddistinguono la segnalazione di irregolarità sul posto di lavoro non giustifichino sanzioni più severe. Tale analisi andrebbe estesa anche a tutti gli altri casi di licenziamento abusivo o ingiustificato.

Il Consiglio federale ha pertanto deciso di esaminare il regime delle sanzioni previsto dal Codice delle obbligazioni nei casi di licenziamento. Ha quindi incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di approfondire la questione e di preparare un ulteriore avamprogetto. L'esame non rimetterà in questione le basi del diritto in materia di disdetta, ma verterà in primo luogo sull'entità delle sanzioni. La nullità della disdetta resterà comunque un'eccezione nel diritto del lavoro.


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Ultima modifica 30.01.2024

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